Assotabaccai, NO alle vendita fuori dalle tabaccherie

Assotabaccai, l’associazione nazionale dei tabaccai, scende sul piede di guerra, rivendicando l’esclusivo diritto di vendita delle sigarette elettroniche, il cui uso in Italia sta crescendo in maniera costante.   Lo ha fatto presente il Vicepresidente nazionale dell’Ente, Egidio Braicovich, che considera di fondamentale importanza, a tutela dei consumatori, riservare tale diritto alle tabaccherie, anzichè tollerarne la vendita in altri negozi.
«A vendere le sigarette elettroniche dovrebbero essere solo i tabaccai. Riteniamo che il prodotto che contiene anche nicotina debba essere venduto in esclusiva dai tabaccai a garanzia del consumatore e per offrire più controlli per la vendita solo maggiorenni».
Il costo della sigaretta elettronica (una confezione ne contiene due oltre a un sistema per ricaricarle simile a quello di un cellulare) in base ai modelli e alle marche oscilla dai 64 ai 150 euro, ai quali poi si aggiungono le ricariche.   I tabaccai denunciano danni economici portati dal dilagare del fumo elettronico.
«La nostra categoria garantirebbe anche la provenienza del prodotto – spiega Assotabaccai – e l’effettiva composizione di quanto viene inalato, per motivi legati alla salute e alla sicurezza».
A questo proposito, Braicovich ricorda i recenti sequestri da parte della Guardia di finanza di sigarette elettroniche e accessori privi dei dati utili a identificare produttore e importatore, oltre che i materiali di composizione. Solo durante le ultime festività, secondo dati Adoc, sono stati sequestrati circa 3mila pezzi contraffatti.   E per i titolari dei negozi le sanzioni elevate possono arrivare fino a 25.800 euro.
Attualmente sarebbero 400 mila gli italiani che “svapano”, ovverossia che consumano le sigarette elettroniche. Nel corso dell’ultimo anno il numero dei fumatori di sigaretta elettronica sarebbe aumentato del 25%, per un giro d’affari di oltre 90 milioni di euro annui, considerando che la spesa media annuale si aggira intorno ai 230 euro tra acquisto del kit, ricariche e ricambi.   Le previsioni indicano che, entro la fine del 2013, diventeranno oltre due milioni gli “elettrofumatori”. «Per i tabaccai – sottolinea Braicovich – che solo a Natale, periodo tradizionalmente favorevole alle vendite di sigari e sigarette, hanno visto una contrazione del 10% dei prodotti da fumo, il raggiungimento di tale soglia corrisponderebbe a un calo pari a circa 850 milioni di incassi in meno in un anno».

Fonte: cervelliamo.blogspot.com