Sigaretta elettronica: rinunciare al pacchetto equivale a 1356 euro all’anno!

La sigaretta elettronica si sta diffondendo sempre di più tra i fumatori italiani. Si calcola che circa in 400 mila abbiano iniziato a ricorrere a tale dispositivo, sostituendolo alla tradizionale sigaretta.

Le persone intervistate in merito all’uso della sigaretta elettronica hanno evidenziato diversi motivi che li hanno portati a scegliere tale dispositivo. Accanto alla possibilità di fumare senza avere la fastidiosa sensazione di gola secca e all’opportunità di non rinunciare alla sigaretta anche in presenza di tosse o raffreddore, una delle ragioni più importanti a favore della sigaretta elettronica è il notevole risparmio economico che essa permette. Un semplice calcolo matematico consente di rendersi conto di quanto incida sulle spese personali la sostituzione del tradizionale pacchetto con la nuova sigaretta elettronica. I kit venduti dagli ormai numerosi negozi che si occupano di tale dispositivo hanno un costo che oscilla fra i 30 e gli 84 euro. I singoli flaconi, con i quali si ricarica il kit, in media hanno un prezzo di 6 euro ciascuno e una durata di 6 giorni. Un pacchetto di sigarette da 20 ha, invece, un costo di circa 5 euro. A seconda del consumo quotidiano di sigarette tradizionali, si può velocemente intuire quale sia  il  risparmio generato dalla sigaretta elettronica.

Un fumatore che consumi una media di un pacchetto al giorno, in un mese spende 150 euro ed in un anno ben 1800. Le spese per la sigaretta elettronica per il primo mese, nel caso del kit più costoso, sono di 84+30 euro, comprensivi di flaconi per tutti i 30 giorni. Dal secondo mese in poi, invece, il costo scende sensibilmente, fermandosi ai soli 30 euro delle ricariche. In un anno, quindi, l’importo complessivo è di 444 euro, ben 1356 in meno rispetto a quanto si sarebbe speso fumando un pacchetto al giorno. In attesa di conferme, quindi, sul versante di una sua possibile o meno pericolosità, lato economico non esistono dubbi

Fonte: befan.it