Crolla la vendita di tabacco:lo Stato perde 730 milioni
La denuncia della Federazione italiana tabaccai secondo cui pesano la crisi, il contrabbando e la maggior attenzione alla salute con il boom della sigaretta elettronica. Le vendite sono calate di 10 milioni di chilogrammi negli ultimi due anni
MILANO – Crisi, contrabbando e anche più attenzione alla salute con il boom della sigaretta elettronica costano all’erario 730 milioni di euro di mancate imposte sulla vendita di tabacco. Insomma se da un lato a beneficiarne è la salute dei consumatori, dall’altro c’è la denuncia della Fit, la Federazione italiana tabaccai, secondo cui negli ultimi 10 anni, si è registrata una contrazione delle vendite di circa 21 milioni di chilogrammi: oltre 10 milioni solo nel biennio 2011-2013.
Insomma se il crollo delle vendite di certo non nuoce alla salute, “nuoce drammaticamente non solo alle casse dello Stato ma anche a quelle delle nostre tabaccherie” dice Giovanni Risso, presidente della Federazione che rappresenta 56 mila aziende nelle quali operano quasi 150 mila lavoratori. Aziende che, sottolinea ancora la Fit, oggi si trovano a far fronte ad oltre 100 milioni di euro di mancati incassi sotto forma di aggio che, a loro volta, avrebbero generato non meno di 30 milioni di imposte.
“Sono dati ancor più allarmanti se letti alla luce della quantità di tabacchi venduti – continua Risso – è quindi drammaticamente urgente avviare il tavolo delle trattative per l’aumento dell’aggio spettante alle tabaccherie, oggi duramente colpite da questa terribile battuta d’arresto”.
fonte: repubblica.it