Contraccettivi e contraccezione d’emergenza per chi soffre di disturbi alimentari.

 Professor Arisi, in questi giorni sono usciti i dati sulla celiachia e le intolleranze alimentari nel nostro paese, per chi soffre di queste patologie ci sono dei contraccettivi efficaci?

La celiachia, come l’intolleranza al lattosio, è una patologia che si sta riscontrando sempre più spesso: solo nell’ultimo anno c’è stato un incremento nelle diagnosi del 10%, dei casi di celiachia. E’ chiaro quindi che oltre a prevedere alimenti e altri prodotti per le persone affette da questi disturbi, il mondo della scienza deve prevedere anche metodi contraccettivi efficaci e affidabili: così come esistono i profilattici al poliuretano, per chi è allergico al lattice. Tuttavia poiché è la contraccezione ormonale quella che garantisce il maggior livello di sicurezza, è opportuno ricordare che oltre alla pillola, esistono dei contraccettivi ormonali (cerotto, anello e impianto), che offrono la stessa copertura contraccettiva della pillola, ma non sono assunti per via orale e quindi vengono assorbiti in altro modo. Al di là di eventuali eccipienti e principi attivi dei farmaci, chi soffre di celiachia o di intolleranza al lattosio, infatti è spesso soggetto a disturbi a livello gastro intestinale e pertanto è preferibile scegliere un contraccettivo che non transiti nell’apparato digerente. Questi contraccettivi possono rappresentare una valida alternativa anche per chi soffre di disturbi dell’alimentazione come anoressia e bulimia, proprio perché l’assorbimento del farmaco non avviene a livello gastrico.

In ogni caso, vomito e diarrea possono capitare anche a chiunque, indipendentemente da intolleranze e disturbi dell’alimentazione, per cui ritengo utile ricordare a tutte le utenti che usano la pillola, che se si verificano episodi di vomito entro 4 ore o di diarrea dopo 4 ore ed entro 6 ore dall’assunzione, si deve ricorrere alla contraccezione d’emergenza tradizionale e più efficace se si vuole essere sicuri di prevenire una gravidanza indesiderata.

Professor Arisi, dal momento che ne ha parlato, può spiegarci meglio in cosa consiste la differenza tra contraccezione d’emergenza tradizionale e più efficace?

La contraccezione d’emergenza, nota anche come pillola del giorno dopo o contraccezione di scorta, è un contraccettivo che si assume solo quando si pensa che il proprio metodo contraccettivo abbia fallito, come ad esempio in caso di vomito o diarrea, perché non si è sicuri dell’assorbimento del farmaco. La contraccezione d’emergenza tradizionale, quella con il levonorgestrel, è quella che può essere assunta fino a 3 giorni dal rapporto a rischio di gravidanza indesiderata, anche se, è bene sottolinearlo, per una massima azione contraccettiva va assunta entro 12/24 ore dal rapporto. Anche la contraccezione d’emergenza più efficace, quella con ulipristal acetato, va assunta entro le prime 12/24 ore dal rapporto a rischio, per una massima azione contraccettiva che è pari a circa 3 volte quella tradizionale; tuttavia poiché è in grado di posticipare l’ovulazione anche quando questa sia già per iniziare, riesce a essere efficace anche fino a 5 giorni dopo, motivo per cui è chiamata anche pillola dei 5 giorni dopo.
Riassunto

La celiachia, come l’intolleranza al lattosio, è una patologia che si sta riscontrando sempre più spesso: solo nell’ultimo anno c’è stato un incremento nelle diagnosi del 10%, dei casi di celiachia. E’ chiaro quindi che oltre a prevedere alimenti e altri prodotti per le persone affette da questi disturbi, il mondo della scienza deve prevedere anche metodi contraccettivi efficaci e affidabili: così come esistono i profilattici al poliuretano, per chi è allergico al lattice. Tuttavia poiché è la contraccezione ormonale quella che garantisce il maggior livello di sicurezza, è opportuno ricordare che oltre alla pillola, esistono anche altri contraccettivi ormonali (cerotto, anello e impianto), che offrono la stessa copertura contraccettiva della pillola, ma non sono assunti per via orale e quindi vengono assorbiti in altro modo.