Sigaretta elettronica, il 60% dei medici la consiglia ai pazienti

Lo rivela un’indagine condotta dalla Federazione nazionale dei medici di famiglia. Ma il 13% dei dottori della mutua ignora l’esistenza della e-cig. E intanto i tabaccai italiani chiedono che siano vendute solo in farmacia.

La sigaretta elettronica continua a mietere successi. Dopo i grandi risultati di vendita che sta ottenendo, con nuovi negozi di e-cig che oggi giorno vengono aperti nelle nostre città, la sigaretta elettronica sta raccogliendo consensi anche tra i medici. Sei dottori di famiglia su dieci, infatti, affermano di aver consigliato l’e-cig ai propri pazienti per aiutarli a smettere di fumare o quantomeno a limitare l’uso di sigarette, sigari o tabacco. Lo rivela un’indagine condotta per l’Adnkronos Salute dal Centro studi della Federazione nazionale dei medici di famiglia (Fimmg). Lo studio ha coinvolto un campione significativo di 1024 medici del Nord, del Centro e del Sud del Paese. Ne è emerso che al 60% dei medici intervistati è capitato di consigliare ai propri pazienti la sigaretta elettronica. La percentuale sale al 63% per quanto riguarda i medici del Nord, mentre scende al 58% al Centro e al 59% al Sud. L’indagine chiedeva ai dottori intervistati anche di esprimere una valutazione sull’utilità delle e-cig, in una scala compresa tra 1 (minima utilità) e 5 (massima utilità). Il campione ha espresso un voto medio: 2,6. Un altro aspetto interessante che emerge dall’indagine è il dato che il 13% dei medici -quindi più di un dottore su dieci- ignora completamente l’esistenza della sigaretta elettronica.

«L’indagine -spiega Paolo Misericordia, responsabile del Centro studi della Fimmg- dimostra che i medici di famiglia, in mancanza di qualsiasi programma di informazione da parte sia dei produttori che dei responsabili dei servizi sanitari, presentano livelli di aggiornamento sufficientemente elevati che permettono loro di orientare e sostenere corretti stili di vita».

Il parere mediamente positivo dei medici rappresenta un ulteriore punto a favore della sigaretta elettronica. Il grande successo ottenuto da questa ultimo, sta creando però grossi malumori tra i tabaccai italiani che hanno iniziato a rumoreggiare chiedendo al governo di adottare soluzioni simili a quelle messe in pratica a San Marino, dove la vendita delle e-cig è riservata alle sole farmacie. Una prassi, quella di comprare la sigaretta elettronica in farmacia, che è comunque già diffusa nel nostro Paese, con un aumento -come riferisce il vicepresidente di Federfarma Roma Antonino Annetta- di oltre il 10% nell’ultimo periodo.

«Chi chiede la e-cig al farmacista -spiega Annetta- nel 60% dei casi lo fa autonomamente, ma nel 40% in quanto gli è stata consigliata dal medico di famiglia per smettere di fumare. Noi vendiamo le stesse sigarette elettroniche che si trovano nei negozi specializzati, spuntati come funghi nell’ultimo anno».

Per quanto riguarda il successo delle e-cig, per Annetta uno dei motivi principali risiede nella gestualità con cui esse vengono usate, la stessa gestualità delle sigarette tradizionali. Questo non era possibile con i vecchi rimedi con il cerotto alla nicotina, ormai finiti nel dimenticatoio. Ma non solo è questo: «Il successo delle e-cig -conclude Annetta- è frutto anche della pubblicità mediatica che hanno avuto e della grande richiesta di alternative per smettere di fumare. Anche se rimangono delle cautele sui loro effettivi rischi per la salute».

Fonte: netw1news.org